PROLOCO DI NEPI

Organizzazione di volontariato per promuovere turismo e aziende locali.

Le origini di Nepi si perdono nel tempo . La tradizione locale vuole che la sua fondazione risalga a 542 anni avanti Roma. Così riporta uno degli affreschi che decorano la Sala Nobile del Palazzo Comunale in cui è raffigurato Termo Larte, mitico fondatore, cuil’apparizionedi un serpente avrebbe indicato il uogo dove la città doveva sorgere.
In realtà le testimonianze archeologichenon permettono di risalirepiù indietrodell’VIII secolo a.C. anche se le traccie di presenze umane sono attestate sul vicino promontoriodel “Pizzo ” almeno dell’età del Bronzo. Il serpente è divenuto, insieme alla torre cittadina, simbolodi Nepi e secondo alcuni proprio da essoderiverebbe l’antico nome della città NEPET o NEPE. Fondata da popolazioni falischeal confine con il territorio estrusco, Nepi non rivestì un ruolopolitico preminente in età preromanica ma, l’importanza dei corredi recuperati nelle vicine necropoli testimonia della ricchezza e dell’alto livello culturale raggiunto dai componenti dell’aristocrazia locale. Dopo la caduta di Veio, nel 396 a.C.,la regione subì la graduale espansionedi Roma. Nepi, considerata insieme a Sutri “porta dell’Etruria!” , fu occupata dai romani che vi fondaronouna coloniaLatinanel 383 a.C., secondo Tito Livio(VI,21,4) o nel 373 a.C., secondo Velleio Patercolo(I,14,2). A differenza di quanto avvenne per altri abitati dell’Agro Falisco, la conquista romanaconferì una notevole ricchezza, grazie anche al ruolo rivestitodal centro come punto di transito verso l’Umbria. Alla metà del III° sec. a.C. puo’ essere, infatti, datatala costruzione della Via AMERINA, collegantela Via Cassia, e quindi Roma, all’antica Ameria (odierna Amelia). La precoce esistenza di una folta comunità cristiana a Nepi è testimoniata dalla presenza della catacomba di Santa Savinilla, cimitero in uso fra il IV° ed il V° secolo d.C. e dall’istitituzione di una diocesi almeno a partire dal V° secolo. Durante l’altopmedioevola città assunse una notevole importanza strategica come centro fortificatoa difesa della Via AMERINA. Il suo territoriosubì le scorreriedel Longobardi e dei Saracenitra l’VIII ed il IX secolo. Nel periodo basso mediovale fu ogetto di contesa fra importanti famiglie nobiliari quali i VIco, i Colonna, e gli Orsini. Nel 1431 la città passò di proprietà alla Sante Sede che la concesse in pegno agli Anguillara ed agli Orsini. Questi ultimi la restituirono alla Camera Apostolica nel 1449. Nel 1455, con l’elezioneal pontificatodi Alfonso Borgia le vicende di Nepi si legarono a quelle della famosa famiglia spagnola, Rodrigo Borgia, nipote di Alfonso, ne divenneprima governatore e poi, dal 1479. proprietario. La presenza dei Borgia ebbe termine con la morte di Rodrigo, ovvero Alessandro VI, solo nel 1503. Fra il 1521 ed il 1535 fu governatore di Nepi il famoso poeta Bernardo Accolti, detto l’Unico. Più volte cacciatodalla popolazione a causa del suo comportamento dispotico, fu privatodei possedimenti dal pontefice Paolo III che nel 1537, istitui il ” ducato di Nepi” affidandone, poi, il governoal figlio Pier Luigi.Il periodo farnesianofu tanto prospero per la città quanto breve. Nel 1545, infatti, Pier Luigi lasciò il ” Ducato di Nepi” e quello di Castro in cambio del Ducato di Parma e Piacenza. La città tornò, quindi, di proprietà della Camera Apostolica rimandovi sino al 1870.

 

Print Friendly, PDF & Email